Teresita è una biondina alta ed esile, timida e riservata. Marì, conoscendola, scopre che non esce mai di casa, se non per il lavoro, e che non ha amiche.
Sembra un personaggio scialbo, di poco conto, sempre timorosa di tutto, sempre in secondo piano, alle spalle della intraprendente Marì e del simpatico Buffardello.
Però Luni, la Voce della Luna, la sceglie come sua prediletta: «E tu, Teresita, che tieni tra le mani le corna lunate della mia evocatrice, sei piena di poesia e sensibilità, devi solo credere un po’ di più nelle tue capacità, che sono tante e belle». E proprio a lei Luni dona la speciale pietra di luna.
In effetti è soprattutto Teresita che, nel primo libro, avvia dentro di sé un vero cambiamento: affronta le sue paure, con molte esitazioni, è vero, ma lentamente comincia a superarle. Si apre alla confidenza con l’amica, accetta di partecipare alla sua grande avventura, la affronta fino in fondo.
Poi, attraverso lo spettacolo teatrale realizzato con i ragazzi di Busaltica, sperimenta le sue doti di attrice e scopre la sua vena artistica. Conosce nuovi modi di rapportarsi agli altri, incomincia a progettare cambiamenti nel suo lavoro ... Il suo itinerario ci insegna a credere in noi stessi, a non disperdere le nostre potenzialità per il timore di non riuscire a realizzare i nostri sogni: abbiamo il dovere di provare!
Quindi non scoraggiamoci se ci sembra di essere un po’ “insipide”: forse siamo solo delle Teresite in attesa.