Conosciamo Marì

La protagonista dei libri

È generosa, disposta a rischiare in prima persona: si mette in gioco personalmente per la salvezza della Valle, anche quando il pericolo è quasi certo e imprevedibile, sa vincere la paura.

Sa chiedere aiuto a chi ne sa più di lei. Riconosce la competenza di altri, quando la incontra. Anche se questi altri sono alberi, personaggi fantastici, animali o passatidilà.

Lei prima ascolta, poi giudica secondo i criteri che possiede, naturalmente.

La Vallesmilza

L'ambientazione dei romanzi

Quando ho incominciato a scrivere le storie di Marì, ho saputo fin dal primo momento che le avrei ambientate nella Vallesmilza, cioè una Val di Magra un po’ reale e parecchio fantastica, e questo per un motivo molto semplice: quando si era presentata a me, Marì volava sulla Vallesmilza, e non in un mondo fantastico. Non c’era scelta: non potevo fare altro che portarmi sulle sue tracce, in quel mondo che era il suo ed era anche molto mio.

Da quel luogo non la sapevo proprio separare.

Naturalmente quel luogo non era solo quel luogo, diventava la metafora di tutti i luoghi della Terra … un po’ complicato da spiegare a parole, ma credo che si possa intuire cosa voglio dire.

I Passatidilà

i morti della processione dell'Andura

La ricerca antropologica sulle tradizioni lunigianesi ci informa che, secondo una credenza popolare, quando arriva il giorno dei morti, tutti i defunti tornano nella Valle in corteo, il corteo dell'Andura, e si dirigono alle loro abitazioni di un tempo, ne riprendono il possesso per quella giornata. I vivi per questo motivo escono di casa la mattina e ci ritornano la sera, lasciando ai propri congiunti defunti il pieno possesso dei loro antichi luoghi di vita.

Marì e gli Alberi

Anche Marì, la protagonista delle mie “Storie di Marì di Vallesmilza” ama gli alberi, lei addirittura ci parla! Forse perché, provenendo da Stramonio non ha le nostre limitazioni mentali, trova naturale quello che noi non sappiamo più pensare possibile, e che invece i nostri lontanissimi antenati, o almeno alcuni di essi, i “maghi-guaritori”, praticavano: una comunicazione empatica e profonda con la natura, da cui trarre conforto e guida.

Buffardello

Buffardello, come tutti i buffardelli, è marchiato dai pregiudizi: secondo il parere comune, questi omini della foresta non sono veramente pericolosi, ma non sono nemmeno solidali con gli uomini, anzi, sono così fastidiosi da essere quasi dannosi: fanno piangere i bambini nelle culle, affaticano il respiro ai dormienti, rendono inquieti i cavalli e il bestiame, si divertono a intrecciare le loro criniere. Viene voglia di scacciarli!

Quando Marì chiede a Cella informazioni su di lui, lei le dice che i buffardelli sono rustici, gelosi della loro solitudine e sono dispettosi con gli uomini, perché li considerano invasori dei loro territori… ma che qualche volta si dimostrano generosi.

Teresita

Teresita è una biondina alta ed esile, timida e riservata. Marì, conoscendola, scopre che non esce mai di casa, se non per il lavoro, e che non ha amiche.

Sembra un personaggio scialbo, di poco conto, sempre timorosa di tutto, sempre in secondo piano, alle spalle della intraprendente Marì e del simpatico Buffardello.

Però Luni, la Voce della Luna, la sceglie come sua prediletta: «E tu, Teresita, che tieni tra le mani le corna lunate della mia evocatrice, sei piena di poesia e sensibilità, devi solo credere un po’ di più nelle tue capacità, che sono tante e belle». E proprio a lei Luni dona la speciale pietra di luna.

La colletta del tempo

«Lo spettacolo teatrale già di per sé dà modo ai ragazzi di mettersi in gioco, ma certamente il suo “cuore” è la colletta del tempo. Quella di raccogliere ore da destinare alla comunità per fini benefici non è una idea originale, forse lo è il nome “colletta”, ma il fatto che sia originale o no ha scarsa importanza.

Importa invece il fatto di rimettere in primo piano la comunità, come qualcosa di cui abbiamo responsabilità. Questo legame si è molto affievolito in una società individualista come la nostra. Bisogna riscoprirlo.

La Casazucca di Marì

Marì vive in una casa volante che molte e molti di noi vorrebbero avere: la Casazucca.

È il frutto dell’altissima tecnologia di Stramonio, non manca niente: vernice fotovoltaica per l’energia elettrica, ma anche aerogalleggiante per facilitare il volo; un dimezzatore di dimensioni, per ottimizzare gli spazi interni, che sono progettati al millimetro per dare a chi ci abita tutto il necessario …  persino cantina e soffitta, per la paura e i sogni.

I libri con le avventure di Marì

Copertina libro Pericolo in agguato - Storie di Marì di Vallesmilza
L'inghippo - Nuova avventura di Marì di Vallesmilza - autrice Maria Teresa Bordonali